Così rivive il mito della principessa Danae

Così rivive il mito della principessa Danae

di LIVIO COSTARELLA*

Probabilmente ne parlava persino Gaio Giulio Igino (64 a.C. – 17 d.C.) nelle sue «Fabulae», nel mito della bella principessa Danae, rimasta incinta di Giove dopo essere stata conquistata dalla sua trasformazione in pioggia d’oro. Poi ci ha pensato la storia dell’arte (Orazio Gentileschi su tutti) a «rappresentare» questo momento di delicato erotismo: la principessa accoglie su di sé Giove in forma di pioggia dorata: è facile immaginare, attraverso la lettura del mito, l’intimità della «pratica» sessuale che unisce i due amanti.

Oggi la pioggia dorata (nota anche come «pissing» o urofilia) è una mera pratica sessuale, spesso svuotata di qualsiasi intimità. Ci ha pensato però la scrittrice barese – ma romana d’adozione – Elena Bibolotti a ridarle una collocazione divertente e intrigante, nella sua ultima fatica letteraria: «Pioggia dorata» (Ed. Giazira scritture, pagg. 210, euro 14) è una «suite» di sei racconti incentrati su altrettante storie amare, nelle quali ogni personaggio scopre e riflette sulla propria fragilità, o più semplicemente sulla propria solitudine. Sei storie tanto diverse quanto poeticamente identiche, legate dal filo comune che consiste nella ricerca intima di una liberazione, un bisogno di condivisione, sublimato in tutti i racconti attraverso la pratica del pissing.
E non chiamate Elena Bibolotti «scrittrice erotica»: certo, il suo precedente romanzo «Justine 2.0» (Ed. INK) e due racconti per le collane «Erotic +» e «Porn to be alive» (80144 Ed. Roma), sono titoli abbastanza esplicativi, ma il sesso, anche in «Pioggia dorata», è un pretesto per raccontare qualcosa di più profondo.

«Parlo di vite vere e proprie – spiega Elena -, senza cercare soluzioni o maneggiare il frustino d’ordinanza. I personaggi dei sei racconti sono gente comune, che nulla avrebbero a che vedere con una pratica come la pioggia dorata. Sono protagonisti senza niente di speciale, non troppo belli, non troppo intelligenti, senza il fisico del ruolo. Persone normali con un vissuto spesso disastroso che, a causa o grazie alla pratica del pissing, rivedono la propria esistenza e la cambiano. Stavolta non è un fil rouge che li unisce, ma un filo dorato, che squarcia le vite di questi uomini e donne, attraverso anche un piccolo thriller letterario».

Tutto nasce da un racconto pubblicato due anni fa dalla scrittrice sul suo blog «BibolottyMoments»: quella «Pioggia dorata», inserito poi nel libro, spopolò con oltre 2500 visite quasi istantanee. «Quel racconto – prosegue la scrittrice – mi ha spinto a indagare sull’argomento, insieme a «Due storie sporche» di Alan Bennett. Tramite i miei personaggi, porto alla luce le ipocrisie e i segreti nascosti di troppo diffuso perbenismo. Non mi sento coraggiosa, sono semplicemente l’unica che ha accettato di fare il bagno nuda sotto la luna piena mentre gli altri, senza avvertire, hanno indossato il costume da bagno».

*(articolo tratto da La Gazzetta del Mezzogiorno del 10/12/2015)