L’Uomo Sole: l’eroe di cui tutti abbiamo bisogno

L’Uomo Sole: l’eroe di cui tutti abbiamo bisogno

Questa recensione è stata tratta da eroicafenice.com

«Mi chiamo Samuel e sono uno zero. Ho 18 anni e l’umore nero come il colore degli occhi, dei capelli e dei miei vestiti, ALL BLACKS».

Si presenta subito così il protagonista del romanzo di Saverio Giannini: Samuel è un ragazzino solitario, succube della violenza dei bulli a scuola e sempre perso nella musica che tutto il giorno suona nelle sue cuffiette. È un appassionato di cinema e il suo posto preferito al mondo è la Cava di Bauxite, un luogo incontaminato in cui Samuel troverà il suo magnifico potere: quello di curare le ferite del cuore e dell’anima altrui. Riconoscere la forza del dono ricevuto costerà a Samuel sofferenza, ma ad aiutarlo nell’impresa saranno tutti i giovani ragazzi che incontrerà nel suo cammino. Samuel si imbatterà infatti in giovani sul punto di farla finita con la propria vita e, come per osmosi, la luce che irradia l’animo di Samuel, attraverso i suoi occhi e il suo sorriso, avvolgerà chi gli è accanto, guarendolo dalle sofferenze e restituendogli la speranza e la voglia di vivere.

L’uomo Sole di Saverio Giannini è un libro delicatissimo sull’adolescenza e per gli adolescenti. È preziosa, infatti, la cura con cui lo scrittore tratta alcuni argomenti: i ragazzi le cui ferite Samuel si troverà a lenire, sono tutti afflitti da disagi esistenziali e sono quasi sempre adolescenti. Un giovane omosessuale escluso per questo dalla società, una giovanissima ragazza in sovrappeso schiacciata dai giudizi altrui e infine Michael e Massimo due ragazzi autistici di fronte ai quali gli adulti si trovano ad essere fin troppo impreparati.

Samuel, indossata la sua “normalissima” tuta da eroe, avrà molto da insegnare non solo a ragazzi e ragazze, ma anche agli adulti: il romanzo di Saverio Giannini è prima di tutto un romanzo di formazione e poi senza dubbio un romanzo sulla diversità, sulla sua comprensione e sull’inclusione. Comprensione dei disagi e delle difficoltà altrui, ma anche accettazione dei limiti che spesso possono rappresentare molto altro oltre ad un mero ostacolo.

Alessandra Minervini ha parlato dell’Uomo Sole come di un romanzo sulla vulnerabilità: i più vulnerabili in questo romanzo appariranno, paradossalmente, gli adulti. Seppure non è una lezione quella che, con questo romanzo, Saverio Giannini vuole impartirci, molto ha da imparare chi leggerà questo libro, grandi e piccini: non esiste il più forte, né necessariamente i più forti sono sempre gli adulti. Spesso riconoscersi simili nelle proprie debolezze può far sì che ognuno possa diventare l’Uomo Sole di chi gli è accanto, scoprendo che per esserlo, non si ha affatto bisogno di poteri paranormali.