Secondhand Nature: l’arte e il riciclo che danno vita ai segnalibri

Secondhand Nature: l’arte e il riciclo che danno vita ai segnalibri

Il mondo dell’editoria, si sa, è sempre in fermento. Editori in cerca di opere interessanti, blogger che firmano recensioni, autori che trovano mondi sempre originali per promuoversi. E, come nel caso che state per leggere, artisti che creano segnalibri unici. Come nel caso della giovane campana Federica Recano, ideatrice di Secondhand Nature.
«Una parte del mio mondo – spiega – è fatta di amore per la natura e la lettura. Unendo queste due passioni ho creato i segnalibri della natura di seconda mano».
Un’idea, nata circa tre anni fa, che all’inizio portava con sé diversi interrogativi. «A chi sarebbero potute interessare le mie creazioni? Esiste un mercato pronto ad accogliermi?». La risposta, se non avesse cominciato, non sarebbe mai arrivata.
«Ho cominciato con “pezzi di natura” e vecchie pellicole fotografiche – racconta Federica – Le decoravo con fiori e foglie raccolte nei miei viaggi. Poi ho proseguito con nuovi materiali di riciclo, creando delle vere e proprie linee di segnalibri handmade», ognuno dei quali unico nel suo genere, che porta con sé molto della personalità dell’artista: «In ogni segnalibro cerco di incastonare una mia emozione, un’impressione del momento, frammenti di ricordi. Ed è bello pensare che tutto questo, racchiuso in un segnalibro, accompagni nella lettura, una delle cose che amo di più».
Non a caso la vita di Federica è sempre più legata al mondo dei libri: fiere di settore, presentazioni, eventi. Secondhand Nature cresce di anno in anno, grazie alla sua formula vincente: rivolgersi ai lettori più curiosi e stravaganti.
«Un’altra cosa che mi diverte sono le recensioni di libri. Ogni volta che ne scrivo una, creo un segnalibro che racchiude le impressioni che hanno accompagnato la lettura», utilizzando sempre materiale di riciclo, il quale per lei «è come dare a frammenti o pezzi di natura una seconda chance di vita. Una foglia d’edera raccolta su un manto erboso in autunno, una targhetta di tè staccata dalla bustina durante la colazione. In tutto ciò che mi circonda vedo della bellezza potenziale. La stessa che ho incontrato in tanti editori, librai, booklovers con i quali ho stretto amicizia e che mi supportano con tanta passione e tenerezza».